I primi fisici suddivisero il mondo in materia e pensiero, e successivamente in materia ed energia.
Ciascun elemento delle suddette coppie era considerato completamente separato dall’altro…
ma non è affatto così! Nondimeno, questo dualismo mente/materia ha plasmato per secoli la nostra visione del mondo, instillando l’idea che la realtà fosse essenzialmente predeterminata e che le persone potevano fare ben poco per cambiare le cose con le azioni, figuriamoci con il puro pensiero.
Ma ora poniamoci nel nostro moderno punto di vista quantistico: noi facciamo parte di un vasto
campo energetico invisibile, che contiene tutte le possibili realtà e riflette i nostri pensieri
e le nostre emozioni. Oggi, proprio grazie agli scienziati che esplorano le connessioni tra
pensiero e materia, possiamo fare altrettanto nella nostra vita personale. Così ci domandiamo:
“Può la mente influenzare la realtà in cui vivo?”. Se così fosse, questa capacità può essere
appresa e usata per creare la vita desiderata?
Diciamoci la verità, nessuno è perfetto. Se volessimo cambiare il nostro Io fisico, emotivo o spirituale, desidereremmo tutti la stessa cosa: una vita che corrisponda all’ideale di ciò che pensiamo di noi o crediamo di poter essere. Quando ci guardiamo allo specchio e notiamo le “maniglie dell’amore, non vediamo soltanto l’immagine riflessa di quel lieve accumulo di grasso. Ci percepiamo anche, a seconda dell’umore in cui ci troviamo quel giorno, snelli e in forma oppure grassi e appesantiti. Quale delle due immagini corrisponde alla realtà?
Quando di notte ci corichiamo e ripensiamo alla giornata trascorsa e ai nostri sforzi per essere genitori più tolleranti e meno istintivi, non vediamo solo una persona che urla contro il proprio figlio per sfinimento e che cede subito e in silenzio a una sua semplice richiesta. Ci raffiguriamo come angeli la cui pazienza è stata messa alla prova, oppure come vittime innocenti sottoposte a tortura, oppure come brutali orchi che distruggono l’autostima di un bambino. Quale di queste immagini è reale?
La risposta è: lo sono tutte, e non solo queste immagini estreme, ma lo è un’infinita gamma che va dal positivo al negativo. Com’è possibile? Per farti capire meglio perché nessuna di queste versioni dell’essere è più o meno reale delle altre, sarò costretto a demolire la concezione ormai in disuso della natura del reale, e dovrò sostituirla con una nuova.
Potrebbe sembrare un’impresa titanica, e in parte lo è, ma so anche che la ragione più probabile che ti ha spinto a leggere questo libro è che il tuo impegno passato per ottenere un cambiamento radicale nella tua vita (fisica, emotiva o spirituale) non ti ha portato a realizzare quell’idea di te stesso che ti eri immaginato. Il motivo per cui questo tentativo non è andato a buon fine riguarda più che altro la tua condotta di vita, compresa un’evidente mancanza di volontà, tempo, coraggio o immaginazione.
Per poter cambiare bisogna riuscire a concepire se stessi e il mondo sempre in modo diverso, in modo da adottare diversi punti di vista e fare nuove esperienze. Questo è ciò che devi aspettarti dalla lettura di questo libro. Ricorda, però, che le tue mancanze del passato possono essere ricondotte a un’unica grave dimenticanza: non ti sei impegnato a condurre una vita fondata sul principio secondo il quale i pensieri hanno una portata così grande da creare la realtà in cui vivi.
Il punto è che tutti hanno la fortuna di poter raccogliere i frutti del proprio impegno. Non dobbiamo accontentarci della realtà presente; possiamo crearne una nuova ogni volta che lo vogliamo. Tutti ne sono capaci perché, nel bene o nel male, i pensieri che facciamo condizionano la nostra esistenza.
Sono sicuro che per te non sia una novità, ma mi chiedo se la maggior parte della gente crede veramente a questo concetto in modo istintivo.
Se credessimo davvero che i pensieri producono effetti tangibili nella nostra vita, non cercheremmo con tutte le forze di allontanare qualsiasi pensiero che non vorremmo si traducesse in esperienza reale E non ci concentreremmo su ciò che vogliamo, invece di lasciarci ossessionare continuamente dai nostri problemi?
Pensaci: se credessi che ciò fosse vero, lasceresti davvero passare un solo giorno senza contribuire a creare il destino che desideri?
Tratto dal libro "Cambia l'abitudine di essere te stesso" di Dr. Joe Dispenza